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Dagli albori ...

“Il giorno 21 gennaio 1864 alle ore 2,30 pomeridiane, si riuniva nella sala del ristorante Giardinetto, del socio Giov. Antonio Guglielminetti, su invito del patriota Morgantini, la società per stabilire il regolamento e porre la pietra miliare del sodalizio che ha per emblema due mani strette in segno di mutuo appoggio; quella del ricco che soccorre e quella del bisognoso che riceve, non a titolo di elemosina ma a titolo di giusto compenso. L’unico scopo della società è il Mutuo Soccorso, tutti per uno e uno per tutti.”

Nasceva così una delle Società di Mutuo Soccorso destinata alla maggiore longevità, attraverso e nonostante le lotte intestine e politiche che tormentarono il Paese negli anni seguenti la fondazione. Longevità dovuta anche e soprattutto a uno dei punti forse più importanti del suo Statuto: quello in cui si dichiara che la Società non si sarebbe occupata né di politica né di religione, un articolo che non potrà mai essere variato né abrogato. Per questa ragione, da sempre persone politicamente avversarie hanno deposto ogni rancore davanti alla soglia della Società, sentendosi riuniti dal comune sentimento umanitario di soccorso e aiuto nei confronti dei bisognosi. Uno spirito nobile che ha animato la Società fin dalla sua nascita, quando contava 46 membri, fino ai nostri giorni, attirando sempre nuove adesioni. Basti pensare che dopo soli 8 anni i soci erano già diventati 500! La prima sede della Società di Mutuo Soccorso Maschile di Locarno fu il ristorante Giardinetto, allora gestito dal socio fondatore Giov. Antonio Guglielminetti. L’ideatore e l’iniziatore dell’opera umanitaria del mutuo aiuto, nonché fondatore della Società fu il Colonnello Giorgio Simona della Corporazione dei Borghesi, ma nel tempo personaggi appartenenti alle tre grandi Corporazioni storiche di Locarno hanno collaborato alla direzione della Società. Il signor Luigi Magoria della Corporazione dei Nobili diresse il sodalizio e ne tenne la Presidenza per ben 42 anni consecutivi, il signor Direttore Adolfo Vanetti della Corporazione dei Terrieri fu Vicepresidente per 20 anni e ricoprì la Presidenza per altri 18 anni, solo per fare degli esempi. Agli inizi, però, i mezzi per i bisogni dei malati erano ridottissimi: le modeste quote sociali venivano raccolte da soci volenterosi nei pubblici ritrovi, e gli ammalati venivano visitati a domicilio da una speciale commissione, che offriva quanto possibile, se non altro in termini di sostegno psicologico… Poi le cose cambiarono, grazie ad alcuni nomi di indimenticati benefattori destinati a rimanere per sempre nella storia della Società: Magoria, Rusca, Bacilieri, Bazzi, Romerio, Balli, Fanciola, per citarne alcuni, effettuarono donazioni considerevoli che posero le basi del capitale gestito dalla Società di Mutuo Soccorso a favore dei bisognosi. Basti ricordare il più generoso, Giovanni Orelli, che donò ben 20000 franchi, per quei tempi una vera fortuna. I ritratti di questi benemeriti cittadini sono tuttora appesi alle pareti della sala sociale, raccolti in un simbolico muto dialogo che attraversa i tempi.In tutti gli anni trascorsi da quello storico 1864, la Società di Mutuo Soccorso di Locarno dovette la sua fortuna a una visione nuova della realtà sociale, in un’ottica di autogestione, di integrazione e di emancipazione che precorse i tempi, fornendo soluzioni nuove che al tempo risultarono avveniristiche, addirittura rivoluzionarie. Attraverso la sua stessa filosofia, seppe dare ai lavoratori una propria dignità e la dimostrazione della capacità di sapersi organizzare in modo del tutto indipendente. Dal giorno della sua stesura, lo Statuto originale è stato modificato e aggiornato nel corso degli anni tenendo conto dei cambiamenti sociali e delle disponibilità finanziarie, adattandolo meglio al mondo contemporaneo in cui la Società opera. Inoltre, nel corso del tempo, le donazioni dei numerosi soci (tra cui spicca l’esempio di Cordialino Vandoni), hanno contribuito a costituire un capitale che permette di guardare al futuro con fiducia e serenità.

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